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A Genova, un nuovo capitolo si apre mentre i lavori per la realizzazione del tunnel sottomarino più grande d’Europa prendono finalmente il via. Quest’opera titanica non è solo un progetto di ingegneria, ma un baluardo contro la congestione che ha da tempo afflitto la viabilità della città. Il suo obiettivo è chiaro: liberare Genova dalle catene del traffico intenso che ha soffocato le arterie stradali, affidandosi finora alla Sopraelevata.
Questo tunnel non è solo un investimento infrastrutturale, ma una promessa di trasformazione. Si auspica che risolva il problema di viabilità, trasformando Genova in una città più accogliente per i suoi abitanti e più invitante per i visitatori. La sua realizzazione non è solo una soluzione tecnica, ma un’opportunità di sviluppo economico e turistico senza precedenti.
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La struttura del tunnel dopo i lavori: il tracciato più grande d’Europa
Con una lunghezza di 3,4 chilometri e una profondità massima di 45 metri sotto il livello del mare, questo tunnel si distingue per le sue imponenti gallerie dal diametro di circa 16 metri. La sua struttura, diversamente dalla Sopraelevata, si svilupperà interamente sotto il terreno, attraversando l’intera area portuale della città. Questo lo rende non solo il più grande tunnel sottomarino d’Europa, ma anche il primo del suo genere ad essere costruito in Italia.
La sua concezione rappresenta un passo audace verso il futuro della viabilità genovese, offrendo una soluzione moderna e innovativa a un problema radicato nel passato (a causa della rete stradale della Sopraelevata, datata dagli anni ’60.)
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Una rivoluzione per la viabilità di Genova: il tunnel sottomarino
Il tunnel è concepito con un tracciato articolato, composto da due gallerie separate, ciascuna dedicata a un flusso di traffico, che creeranno un collegamento diretto tra Genova Ovest e Genova Est. Le entrate e le uscite sono strategicamente posizionate a San Benigno e nel Viale Brigate Partigiane, garantendo un accesso efficiente ai diversi quartieri della città. Dopo l’ingresso a San Benigno, il tunnel si snoda sotto il suggestivo porto antico di Genova, emergendo infine nel Viale Brigate Partigiane dopo il tratto di Via Madre di Dio.
Questo percorso mirato promette di migliorare significativamente la mobilità urbana, offrendo un collegamento diretto e agevole tra le varie aree di Genova, rendendo la città più accessibile e funzionale per tutti i suoi abitanti e i visitatori.
Lo stato dei lavori e cosa aspettarsi dal futuro
Il progetto ha preso il via nel lontano 2003, quando lo Studio Renzo Piano ha elaborato il masterplan, sotto la supervisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tuttavia, è solo di recente che il progetto è stato riportato alla luce grazie all’impegno di attori chiave come Autostrade per l’Italia, la Regione Liguria e il Comune di Genova. La prevista durata dei lavori si estende per quasi sette anni, con un imponente investimento di circa 1 miliardo di euro.
Questo progetto non solo porterà un significativo impatto sulla mobilità, ma anche un’opportunità economica per la regione, con la previsione di circa 5000 posti di lavoro diretti. Inoltre, l’opera non si limiterà al tunnel stesso, ma includerà anche la realizzazione di ulteriori infrastrutture complementari, che contribuiranno a migliorare ulteriormente la qualità della vita e l’attrattività della città di Genova.