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Il Tunnel di Tenda, crocevia strategico tra Piemonte e Liguria in Italia e l’intero stato della Francia, è al centro di un acceso dibattito tra la Regione Liguria e il consigliere dell’opposizione Enrico Ioculano. Dopo l’interruzione dell’infrastruttura dovuta alla tragedia dell’uragano Alex, nel 2020, la mobilità nella zona si è dimostrata disagevole e difficile, urgendo un rapido completamento dei lavori di ristrutturazione, richiesta alla quale non sempre si è riusciti a rispondere a causa della complessità dei danni. Ad oggi, mentre la Regione ribadisce la chiusura dei lavori entro giugno 2024, Ioculano solleva dubbi sulla fattibilità del cronoprogramma, ovvero delle tempistiche programmate per i singoli interventi.
La discussione in consiglio ha visto il consigliere porre degli interrogativi sulla coerenza tra le continue garanzie dell’Anas, del Governo delle autorità locali e la realtà della situazione: “Contestualmente si rincorrono ritardi sul programma e puntualmente le rassicurazioni vengono smentite.” Ha inoltre citato le preoccupazioni dei rappresentanti del commercio di Limone Piemonte, esplicatesi in una manifestazione in denuncia dei rallentamenti delle settimane passate. Ioculano ha affermato: “Recentemente ho fatto un sopralluogo sul cantiere, abbiamo visto una grande attività rispetto a quando siamo andati senza preavviso. Passa una settimana e il sindaco di Tenda denuncia che a lavorare c’erano pochissime persone. Data l’importanza strategica dell’opera che vede coinvolte autorità italiane e francesi per il ripristino della strada tra Piemonte, Liguria, Italia e Francia, Regione Liguria intende attivarsi?”.
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In risposta, l’assessore Giacomo Giampedrone ha confermato l’impegno dell’impresa a concludere i lavori e ripristinare la circolazione entro giugno 2024, sottolineando la presenza di 160 operai e 20 tecnici sul cantiere. “Durante l’esecuzione dei lavori sono state rilevate difficoltà tecniche di scavo specie sul lato francese e per i pali di fondazione del nuovo ponte per via della natura del terreno. Sono criticità studiate e in via di risoluzione.” L’importo destinato alla finalizzazione dell’opera non è andato incontro a cambiamenti rispetto alla cifra sottoscritta dall’impresa all’atto, il 6 ottobre 2023.
Nonostante le affermazioni, Ioculano è rimasto scettico: “Quando ci vengono date delle rassicurazioni poi vengono smentite in pochi giorni. Il comitato tecnico francese ha detto ad Anas che se non ci saranno chiarimenti non sarà convocata la prossima CIG. I francesi chiedono come mai siano stati presentati i piani della sicurezza il 6 dicembre e il progetto sia stato poi modificato l’11. Si chiedono poi come mai vengano approvati importi di un certo tipo quando la controparte francese non è al corrente.”
Anas ha risposto con una versione ottimistica, fornendo la spiegazione dell’inconveniente tecnico: infatti, durante l’esecuzione dei pali di fondazione di una delle due spalle, sono emerse difficoltà legate alla natura del terreno. Tuttavia, è stata approntata in fretta una soluzione che consente l’esecuzione dei pali con una tempistica in linea con il cronoprogramma. Sarebbe inoltre falso che i piani presentati il 6 dicembre siano stati modificati e ribadisce che l’impresa esecutrice si sta occupando di integrare l’organico per arrivare ad avere in cantiere entro la fine di gennaio circa 200 operai. È stato infine dichiarato: “Viene confermata la data del giugno 2024 per il termine delle opere e il ripristino della circolazione utilizzando il nuovo tunnel”. (lastampa.it)
Rimane fondamentale per le imprese turistiche di Limone la conclusione tempestiva dei due nuovi tunnel per reintegrare il flusso di visitatori alla sua massima capacità e restituire vitalità economica alla regione.